Parafrasando Shakespeare, ci sono più cose in cielo e in terra che esseri viventi. Un’altra notizia tutt’altro che confortante in questo 2020 già contrassegnato dalla pandemia Covid-19: la massa dei materiali prodotti dall’uomo ha superato la biomassa vivente, composta dal mondo animale e vegetale. La scoperta si deve alla ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature dal gruppo dell’Istituto israeliano Weizmann per le Scienze coordinato dal biologo Ron Milo. Secondo la stima del centro di ricerca la massa dei materiali costruiti dall’uomo, definita “massa antropica”, ammonta a circa 1.100 miliardi di tonnellate, mentre la biomassa vivente è pari a circa 1.000 miliardi di tonnellate. Nonostante il rallentamento della produzione a livello mondiale, dovuto alla crisi sanitaria in corso, l’era dell’Antropocene – teorizzata nei primi anni Duemila dal premio Nobel per la Chimica Paul Crutzen – continua a segnare il suo dominio e a modificare la vita del Pianeta in cui viviamo. Soltanto la plastica, da sola, sovrasta tutti gli animali esistenti. Di più, li doppia: tutti gli oggetti in plastica esistenti attualmente pesano 8 miliardi di tonnellate, a fronte dei 4 miliardi di tonnellate raggiunti dagli organismi viventi.
“Scopriamo che la Terra è esattamente nel punto di incrocio – si legge nell’abstract dello studio -. Nell’anno 2020 la massa antropica, che recentemente è raddoppiata all’incirca ogni 20 anni, supererà tutta la biomassa vivente globale. In media, per ogni persona nel globo ogni settimana viene prodotta una massa antropica pari a più del suo peso corporeo. Questa quantificazione dell’impresa umana fornisce una caratterizzazione quantitativa e simbolica basata sulla massa dell’epoca dell’Antropocene indotta dall’uomo”. Già nel 2018, d’altra parte, gli stessi ricercatori avevano redatto un altro studio, intitolato “La distribuzione della biomassa sulla Terra” e pubblicato sulla rivista Pnas, dove sottolineavano un analogo allarme, rimasto inascoltato. Con un dato che, oggi come allora, fa davvero riflettere: l’umanità in termini di peso rappresenta lo 0,01% degli esseri viventi e, allo stesso tempo, incide enormemente sugli equilibri di ogni ecosistema. Basti pensare che dalla comparsa dell’uomo ad oggi la massa degli animali terrestri è stata ridotta a un settimo e ci sono 20 volte più mammiferi domestici che selvatici. Per tornare al nuovo studio, è importante specificare che la massa calcolata dal centro di ricerca israeliano viene pesata al netto del suo contenuto d’acqua, come se fosse completamente secca. Se aggiungiamo la massa umida, il momento del sorpasso della massa materiale sulla biomassa vivente andrebbe addirittura anticipato al 2013.
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