L’attuale sistema “lineare” fa sì che le città consumino oltre il 75% delle risorse naturali, producano oltre il 50% di rifiuti globali ed emettano tra il 60 e l’80% di gas serra. Il raggiungimento della neutralità climatica entro 2050 risulta una sfida fondamentale per il miglioramento del benessere dei cittadini e per la riqualificazione ecologica locale.

Per questo motivo è nata la Carta per la neutralità climatica delle green city un pacchetto di una quarantina di misure, suddivise per 5 obiettivi strategici: un nuovo protagonismo delle città per la transizione alla neutralità climatica, l’impegno per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili, una mobilità urbana più sostenibile con meno auto, la promozione dell’economia circolare decarbonizzata, l’aumento degli assorbimenti di carbonio.

“Così come sta avvenendo a livello europeo in vista della COP26 di Glasgow è necessario che anche le città italiane si impegnino di più per il clima – ha affermato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – la Carta per la neutralità climatica delle green city fornisce alcune indicazioni che possono essere molto utili per aggiornare questo impegno che può essere anche un’occasione di riqualificazione della qualità ecologica delle città e di rilancio dello sviluppo sostenibile locale”.

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