Cosa sono le terre rare? E perché sono così importanti?

 Le terre rare, proprio in virtù delle loro proprietà chimiche, sono metalli essenziali per realizzare prodotti di alta tecnologia. Individuarle è un compito impegnativo e la loro estrazione ha un grande impatto ambientale. Per questa ragione, con la crescita della popolazione e l’aumento della domanda sarà necessario trovare delle soluzioni adatte e sostenibile.

La popolazione umana è cresciuta esponenzialmente nel secolo scorso e le previsioni indicano un ulteriore incremento che ci porterà fino anove o dieci miliardi di esseri umani entro il 2050. Questa crescita è stata accompagnata da un crescente aumento del consumo delle risorsenaturali la cui accelerazione maggiore è determinata proprio dal progresso tecnologico.

 Le nuove tecnologie infatti, sono più performanti ma richiedono anche l’uso di maggiori quantità di risorse tra queste, senz’altro, le terre rareessenziali. Oggi questo monopolio è in mano a nazioni come la Cina.

Ma che cosa sono le terre rare? Sono un gruppo di diciassette elementi chimici, più precisamente: cerio (Ce), disprosio (Dy), erbio (Er), europio (Eu), gadolinio (Gd), olmio (Ho), lantanio (La), lutezio (Lu), neodimio ( Nd), praseodimio (Pr), promezio (Pm), samario (Sm), scandio (Sc), terbio (Tb), tulio (Tm), itterbio (Yb) e ittrio (Y).

Questi metalli sono essenziali per l’industria tecnologica ed elettronica, poiché vengono utilizzati per realizzare un’ampia gamma di prodotti di largo consumo come televisori, memoria del computer, batterie, telefoni cellulari, generatori di turbine eoliche ecc… Non solo, le terre rare vengono utilizzate anche per la “tecnologia verde”, ovvero per pannelli fotovoltaici e auto elettriche la cui diffusione è prevista in forte crescita nei prossimi anni.

Fra i tanti plus, le terre rare hanno grandi proprietà magnetiche e conduttive, caratteristiche essenziali che hanno consentito la riduzione delle dimensioni dei dispositivi elettronici: ad esempio il Walkman degli anni ’70 conteneva un piccolo e potente magnete realizzato in samario oggi sostituito da un magnete al neodimio che permette il contenimento netto delle dimensioni (ne è un esempio l’iPod.)

Le riserve mondiali di terre rare si trovano in tutto il mondo, ma sono molto più diffuse in Cina, Brasile e Russia. La Cina è appunto ilprincipale produttore e a Baotou si trova il suo più grande giacimento.

Dal punto di vista ambientale il problema nell’industria mineraria si riscontra nelle fasi di estrazione e di raffinamento, perché le sostanze passano attraverso una serie di step che coinvolgono in più stadi acidi e filtraggi. Si tratta di molteplici passaggi che generano consistenti scarti tossici.

Tra gli effetti peggiori che si possono riscontrare, annoveriamo la perdita di biodiversità, l’inquinamento idrico, l’erosione del suolo e la formazione di pozzi di assorbimento. È stato calcolato che la lavorazione di una tonnellata di metalli delle terre rare produce circa 2.000 tonnellate di rifiuti tossici. Ecco perché è di fondamentale importa il riciclo di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, RAEE. In questo modo elementi come le terre rare possono essere gestiti correttamente, riciclati e immessi in nuovi cicli produttivi senza la necessità di nuove estrazioni dal suolo.

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