Intervista al Direttore del Centro di Coordinamento RAEE sul Docufilm promosso da Erion WEEE in collaborazione con Libero Produzioni che verrà presentato, con un’anteprima cinematografica, il 10 maggio a Roma
Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE, è uno dei volti di “Materia Viva”, il docufilm promosso da Erion WEEE in collaborazione con Libero Produzioni, per sensibilizzare i cittadini italiani sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare e dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Ingegnere delle tecnologie industriali, Longoni è uno dei massimi esperti in Italia nel settore dei rifiuti elettronici. Dopo aver svolto la sua attività professionale in differenti campi della produzione industriale e in attività di servizi per le aziende, nel 2006 passa alla filiera di gestione del fine vita dei prodotti, prima entrando in un Sistema Collettivo e, poi, ricoprendo la direzione del CDCRAEE, carica che ricopre dal 2009. Nel suo ruolo ha più volte partecipato a tavoli di lavoro istituzionali organizzati per lo sviluppo e il miglioramento della normativa italiana che disciplina la filiera dei rifiuti elettronici.
“Materia Viva” è il primo Docufilm italiano sul mondo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Avrebbe mai pensato agli inizi della sua carriera di vederne uno girato su questa tematica?
All’inizio della mia carriera direi proprio di no, anche se, già allora, i temi ambientali occupavano un ruolo rilevante. La comunicazione di oggi e di domani sarà sempre importante per mantenere costantemente attivo lo stimolo per tutti i cittadini a valutare sempre l’impatto ambientale delle proprie azioni. Gli operatori del settore devono sentirsi investiti della responsabilità di fare buona ed efficace comunicazione con il fine ultimo di raggiungere gli obiettivi europei e se possibile superarli.
Oltre a essere risorse per l’economia circolare, i RAEE, per il valore economico delle materie prime di cui sono fatti, risultano appetibili per quei soggetti che – senza scrupoli – operano al di fuori della filiera ufficiale e controllata. Cosa servirebbe per arginare questo fenomeno dei cosiddetti “flussi paralleli”?
Controlli efficaci e sanzioni comminate e incassate. Questo è un grande punto dolente del sistema Italia più che del sistema RAEE: un’efficace e attivo sistema dei controlli genera comportamenti corretti. Il remoto rischio di incappare in un controllo e nelle relative sanzioni per comportamenti scorretti favorisce quei flussi che, più che paralleli, devono essere definiti illegali.
“Pensa in modo circolare” è uno dei fili conduttori del Docufilm. Come si può applicare concretamente questo consiglio con i nostri RAEE?
A noi operatori del settore dico di informare chi deve fare lo sforzo di una raccolta separata di qualità di cosa avviene dopo il conferimento e di quanto è importante recuperare i materiali presenti nei RAEE. Ai cittadini direi: usate la vostra testa per immaginare quanto di buono si può fare con un comportamento attento all’ambiente.
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