Frigoriferi e lavatrici, che fare quando si rompono i grandi elettrodomestici?

I grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e altri apparecchi di uso quotidiano sono ormai essenziali nelle nostre case. Tuttavia, quando uno di questi si rompe, ci troviamo di fronte a una serie di decisioni importanti (e che troppo spesso invece sottovalutiamo): tentare di ripararli o sostituirli con modelli nuovi o ricondizionati? E in caso di sostituzione come smaltirli correttamente? Ecco alcuni pratici consigli per un rapporto ecosostenibile tra noi e i grandi elettrodomestici che ci circondano.

Tentare la riparazione

Quando un elettrodomestico si guasta, la prima domanda che ci poniamo è: “vale la pena farlo aggiustare?” La riparazione non solo può essere più economica rispetto all’acquisto di un nuovo apparecchio, ma è anche una scelta più sostenibile dal punto di vista ambientale. Prima di decidere di buttare via un elettrodomestico rotto, è fondamentale considerare alcune opzioni di riparazione. Molte volte, i problemi più comuni con i grandi elettrodomestici sono relativamente semplici da risolvere. Ad esempio, una lavatrice che non si accende potrebbe avere un problema con il cavo di alimentazione o con il fusibile, malfunzionamenti che un tecnico qualificato può risolvere facilmente. Un frigorifero che non raffredda correttamente potrebbe necessitare di una semplice pulizia delle bobine del condensatore o di una sostituzione del termostato.

grandi elettrodomestici riparazione

Come capire se la riparazione conviene

Per valutare se la riparazione è una soluzione praticabile, è importante ottenere un preventivo da un tecnico esperto. Molti centri di assistenza offrono servizi di diagnosi a basso costo o gratuiti, che possono aiutare a capire la natura del guasto e il costo della riparazione. Se il costo supera il 50% del valore di un nuovo apparecchio, spesso le persone prendono in considerazione la sostituzione. Peraltro, nonostante sia stata emanata dall’UE la direttiva sul diritto alla riparazione, questa deve ancora essere recepita (e ogni Stato potrà farlo a modo proprio) e ad oggi quindi non possiamo ancora far valere i diritti riconosciuti dall’Europa.

In caso di rotture ricordiamoci che una seconda via potrebbe essere il cercare un repair cafè nella propria zona, chissà che non spunti un pezzo di ricambio o qualcuno che abbia modo di dedicare quel tempo che renderebbe antieconomico l’intervento con l’assistenza ma che diviene possibile grazie ai restarter.

Perché i grandi elettrodomestici non vanno nei (o accanto ai) secchioni

Se la riparazione non è un’opzione praticabile, il passo successivo è smaltire correttamente l’elettrodomestico rotto. Tutti gli elettrodomestici – a prescindere dalla grandezza – contengono componenti che possono essere dannosi per l’ambiente come refrigeranti, oli e metalli pesanti che richiedono trattamenti specifici. Per tale motivo questi apparecchi non possono essere conferiti nei secchioni dell’indifferenziata, né in quelli per plastica e metalli ed è essenziale seguire le normative vigenti per il loro corretto smaltimento.

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di Valeria Morelli

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