Acqua del rubinetto o in bottiglia? Come non perdersi in un bicchier d’acqua

Bere acqua del rubinetto o affidarsi all’acqua minerale in bottiglia è un dilemma che riguarda milioni di italiani. A volte dietro questa scelta ci sono abitudini consolidate, altre false credenze, altre ancora timori ben specifici. In questa sede non condanneremo la scelta di chi si affida a bottiglie di plastica per la sua idratazione quotidiana ma cercheremo di mettere in fila una serie di elementi per delineare un quadro più completo possibile, in grado di confermare o, perché no, mettere in discussione le nostre abitudini.

Produzione e consumo di acqua in bottiglia

Per iniziare, se preferiamo bere acqua in bottiglia siamo in buona compagnia: secondo i dati Istat, nel 2023 la quota di persone di 11 anni e più che consuma almeno mezzo litro di acqua minerale al giorno è pari all’81,8% ed è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2022. Il maggiore consumo di acqua minerale si registra nel Nord-ovest (87,2%) e nelle Isole (84,8%), quello minore nel Sud (74,3 %). Tra le regioni l’Umbria tiene il primato nel consumo di acqua minerale (90,3%), mentre nella Provincia Autonoma di Bolzano si registra il valore minimo (59,3%).

In Italia, secondo i dati del rapporto Acquitalia 2023-2024 di Beverfood, nel 2022 erano 230 le marche di acque confezionate, di cui i primi otto gruppi produttivi – Sanpellegrino, San Benedetto, Sant’Anna, Ferrarelle, Lete, Cogedi/Uliveto/Rocchetta, Spumador, San Bernardo Montecristo – rappresentano il 70%. Per la produzione totale si registra un aumento dai 15.300 milioni di litri del 2021 ai 16.600 milioni di litri del 2022: una crescita che, salvo qualche eccezione, è stata costante dal 1980, quando la produzione contava solo 2.350 milioni di litri.

In Europa, l’Italia detiene il primato storico del consumo pro-capite di acqua minerali con 252 litri all’anno. In base alle statistiche di UNESDA Global Data, l’Unione Europea (ancora comprensiva del Regno Unito) è accreditata di un consumo di acque minerali confezionate pari nel 2022 a circa 63 miliardi di litri, che valgono il 16-17% del mercato mondiale e un consumo pro capite di 120 litri/anno. I primi 4 mercati per la dimensione complessiva dei consumi sono nell’ordine: Italia, Germania, Francia e Spagna che insieme assorbono il 68% circa dei volumi totali dell’Unione Europea, tutti con consumi pro-capite superiori alla media UE.

Leggi anche: L’industria dell’acqua in bottiglia rallenta gli obiettivi di sviluppo sostenibile: il report dell’Onu

di Silvia Santucci

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