Nel corso della fiera Ecomondo, ormai giunta alla sua ventitreesima edizione, ha partecipato al dibattito anche Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia, che ha affrontato il tema “Modelli evoluti di Responsabilità del Produttore per il futuro dell’ELV, End of Life Vehicles”.

Nel corso della conferenza, Danilo Bonato ha fatto luce su alcuni aspetti interessanti legati ai cambiamenti tecnologici soprattutto nel settore dell’end of life vehicle, ossia delle automobili a fine vita, ponendosi interessanti domande su un mondo in forte evoluzione.

Di seguito un estratto del suo intervento:

“È molto importante ragionare a livello europeo su questa industria. Ci sono delle pressioni. Le politiche europee stanno cambiando, il contesto normativo sarà probabilmente diverso nel 2021, che non è fra venti anni, ma alle porte. Non stiamo raggiungendo gli obbiettivi di recupero e riciclo… e questo potrebbe essere un problema. Occorre investire in innovazione tecnologica, perché cambiano anche le tipologie di oggetti che andremo a gestire. Si tratta di una filiera complessa; analizzando la filiera c’è una numerosità di soggetti che hanno ruoli diversi e che devono lavorare in modo sincrono per renderla efficace ed efficiente. È una sfida interessante, ma ci sono delle domande e ci possono essere anche delle criticità. Per esempio: chi paga i costi se non raggiungiamo i target, e se questo mancato raggiungimento si trasformasse in sanzioni? Cosa succede se gli accordi che si stanno concretizzando oggi non dovessero essere sufficienti? Il monitoraggio dei flussi che dobbiamo garantire per controllare la filiera, è adeguato? C’è un grosso tema adesso che è la fluttuazione dei prezzi delle materie prime che mette a rischio l’attività e poi c’è anche il tema di dover rinnovare nel momento di crisi. Ora io non ho in questo tempo che mi rimane qui la risposta, ma posso dirvi che la chiave potrebbe essere non subire dal legislatore delle forzature, ma ragionare in anticipo come filiera su modalità guidate intelligenti per irrobustire la governance della filiera, prendendo spunti anche da settori affini come il mondo dell’industria elettronica e il mondo delle batterie che oggi hanno dei sistemi inseriti in quadro di regole più robusto e più definito.”