Il mondo dei rifiuti associati a prodotti elettronici i ti appassiona e vorresti saperne di più?
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La normativa sulla gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici prende vita dal principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), attorno alla quale è andata definendosi l’intera legislazione europea. Tale assioma individua il Produttore di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) quale responsabile degli effetti ambientali dei propri prodotti non solo durante il loro ciclo di vita, ma anche una volta che essi divengono rifiuti.
Secondo tale principio al Produttore è richiesto l’impegno sia dal punto di vista progettuale, producendo beni già orientati al reimpiego, riciclo e recupero, sia da quello gestionale ed economico, garantendo il trasporto e il trattamento dei RAEE.
A livello normativo la Direttiva RAEE 2012/19/EU considera la responsabilità del produttore “uno degli strumenti per incoraggiare la progettazione e la produzione di AEE che tengano pienamente in considerazione e ne facilitino la riparazione, l’eventuale adeguamento al progresso tecnico, il riutilizzo, lo smontaggio e il riciclaggio.”
Tale direttiva ha lo scopo di fornire agli stati membri le linee guida per la creazione e il mantenimento di un sistema di gestione RAEE orientato a:
La Direttiva RAEE 2012/19/EU è stata recepita in Italia dal Decreto legislativo 49/2014.
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La transizione da un modello di economia lineare, in cui produciamo, compriamo, usiamo e gettiamo, al modello di economia circolare, in cui le materie contenute nei prodotti a fine vita vengono recuperate per essere reinserite in nuovi cicli produttivi, richiede un impegno anche da parte dei Produttori.
Per questo la normativa europea in materia pile e accumulatori, prende vita dal principio di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), cioè una responsabilità che si estende all’intero ciclo di vita del prodotto, compreso il post-consumo. Tale principio vede il Produttore di pile e accumulatori responsabile anche degli effetti ambientali dei propri prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.
L’obiettivo della normativa è da un lato economico, volto a finanziare la gestione dei flussi di rifiuti, garantendo il trasporto e il trattamento dei RPA, dall’altro progettuale, per incentivare lo sviluppo di dispositivi già orientati al reimpiego, riciclo e recupero.
La normativa europea, Direttiva 2006/66/CE, fa quindi da base alle direttive nazionali e ha lo scopo di fornire agli stati membri le linee guida per la creazione e il sostentamento di un sistema di gestione RPA orientato:
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