“Ecodesign The Future: Packaging Edition”, Erion premia i giovani designer

Un imballaggio di cartone riciclato, pensato per contenere un tablet e successivamente diventare un micro-orto domestico. C’è anche questa idea innovativa fra quelle che lo scorso 26 marzo sono state premiate nell’ambito di “Ecodesign The Future: Packaging Edition”, il workshop sull’eco-progettazione realizzato da Erion Packaging, il Consorzio del Sistema Erion per la gestione dei rifiuti di Imballaggio correlati ai rifiuti elettronici e a quelli di pile e accumulatori, in collaborazione con EconomiaCircolare.com.

I tre progetti vincitori
L’evento finale del progetto, dedicato alla pratica e alla cultura dell’eco-progettazione dei prodotti, ha rappresentato l’occasione per riunire all’ADI Design Museum di Milano tutti i protagonisti del percorso formativo. Il workshop, patrocinato da ISIA Roma Design e da Poliarte Accademia di Belle Arti e Design, ha avuto luogo da ottobre 2020 a gennaio 2021 e ha visto impegnati 30 giovani studenti e studentesse di differenti discipline (progettuali, ingegneristiche, manageriali, economiche, scientifiche e umanistiche), in 50 ore di programma, coordinato dai designer Marco Pietrosante ed Elisa Delli Zotti e suddiviso tra lezioni di didattica frontale e progettuale.
I progetti più innovativi sono stati giudicati e scelti da una commissione di esperti del settore formata da: Maurizio Bernardi, AD e CFO di BSH Italia e Presidente di Erion Packaging; Marica Di Pierri, Direttrice Responsabile di EconomiaCircolare.com; Raffaele Lupoli, Direttore editoriale di EconomiaCircolare.com; Roberto Magnaghi, Direttore generale di Erion Packaging e Nicola Saldutti, Caporedattore Economia del Corriere della Sera.
Si intitolano Coltipack, Ex Box ed Expo-Pallett i tre progetti vincitori di “Ecodesign The Future: Packaging Edition”, quelli reputati dai membri della commissione “più coerenti ai criteri di riusabilità, attenzione alla prevenzione del rifiuto, sostenibilità dei materiali e riciclabilità”.

Coltipack: l’imballaggio che si trasforma in un “micro orto”
Coltipack è l’imballaggio sostenibile per tablet che promette di “andare oltre il tablet”. Sviluppato dal gruppo formato da Annachiara De Marco, Sara Gransinigh eFabrizio Virga, Coltipack è un packaging fatto di cartone FSC senza colle e dotato di unfiller interno biodegradabile, costituito da un tappetino di torba sul quale si possono coltivare semini assortiti di microgreens: piantine da indoor con interessanti proprietà nutrizionali, che crescono in appena un mese. Un prodotto 100% green che, una volta giunto alla fine del suo ciclo di vita, diventa il contenitore perfetto per la coltivazione di piantine da indoor. “Il packaging primario delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche è spesso costituito da materiali, nello specifico i filler interni, tutt’altro che sostenibili, come polistirolo o polistirene espanso”, ha detto a ErioNews la caposquadra Sara Gransinigh. “Abbiamo scelto dunque di andare oltre i materiali solitamente impiegati per questo tipo di prodotto, scegliendone di biodegradabili e compostabili. Inoltre, l’imballaggio primario, inteso come oggetto in sé, in genere viene riposto in soffitta dove rimane occupando spazio: quindi, secondo i principi di economia circolare, abbiamo voluto ideare un imballaggio che andasse oltre un unico fine”.

EX-Box, il packaging che diventa espositore
Quello di “Consumo responsabile” è uno dei concetti sui quali il team composto da Eros Biasotto, Renata Marano e Linda Volta ha elaborato il concept di EX-Box, un packaging secondario costituito da una scatola di cartone ondulato FSC che, una volta aperta, diventa un espositore da banco. All’interno della EX-Box si integra una soluzione circolare per il packaging primario di cavi USB: un prisma realizzato in materiale plastico riciclato pensato per riavvolgere, proteggere e riporre il cavo quando non in uso. “Allo stato attuale, all’interno dei negozi, i prodotti vengono estratti dal packaging secondario che, subito dopo, viene gettato via”, ha raccontato la capogruppo, Renata Marano. “A questa situazione si aggiunge anche una ‘sproporzione’ tra le dimensioni del packaging primario e il prodotto in esso contenuto, dando luogo ad un eccesso di materiale usato per gli imballaggi. Il progetto nasce quindi dalla necessità di ridurre i rifiuti derivati dagli imballaggi dei dispositivi elettronici distribuiti nei negozi fisici”.

Expo-pallet, l’imballaggio da trasporto e da negozio
Cartone pressato e polipropilene sono gli unici due materiali scelti da Riccardo Botta, Angela Maria Miceli e Davide Monaco per lanciare Expo-pallet, un packaging terziario che dopo l’uso principale (trasportare i prodotti dalle fabbriche ai punti vendita) si trasforma in uno stand espositivo per gli elettrodomestici. Progettato secondo tutti i crismi dell’economia circolare, Expo-pallet ha la particolarità di essere un imballaggio ripiegabile e riutilizzabile numerose volte. Il coordinatore del Team, Riccardo Botta, ha spiegato: “Ispirandoci ai principi di riuso, riutilizzo e dell’estensione del ciclo di vita, abbiamo incentrato i nostri sforzi nello sviluppo di una proposta in grado di estendere l’utilizzo del packaging terziario oltre il ruolo di unità di movimentazione, focalizzandoci da un lato nella progettazione di soluzioni in grado di sfruttare al meglio i materiali e dall’altro tentando di restituire dignità ad un tipo di imballaggio canonicamente privo di connotati estetici”.

“Idee innovative e fuori dagli schemi”
“Siamo orgogliosi dei progetti realizzati nell’ambito del Workshop ‘Ecodesign the future: edizione Packaging’. Questa è la testimonianza che la svolta sostenibile è possibile se diamo alle nuove generazioni le conoscenze e gli strumenti adeguati ad affrontare il cambiamento” Maurizio Bernardi – Presidente di Erion Packaging, Amministratore Delegato e CFO di BSH Italia e Membro del Comitato dei promotori del workshop. “Questo corso ci ha mostrato che ripensare il packaging per un futuro realmente circolare è davvero possibile e che la risposta è ancora una volta nelle nuove generazioni. Sono felice che Erion Packaging abbia potuto mettere a disposizione la propria esperienza e il proprio know-how così da far scoprire agli studenti un modo diverso di fare impresa in cui il futuro e il benessere del Pianeta è al primo posto e il design dei prodotti e degli imballaggi ricopre un ruolo da protagonista nella transizione ecologica in atto. Percorso che tutti noi saremo chiamati a intraprendere sempre di più negli anni a venire.”

“Un cambiamento culturale sul fronte della formazione e dell’innovazione sono per EconomiaCircolare.com gli strumenti per rifondare la logica attraverso cui si progetta e si produce, soprattutto in un settore con un’alta produzione di rifiuti come quello del packaging”, ha detto Marica Di PierriDirettrice responsabile di EconomiaCircolare.com e componente del Comitato dei promotori del workshop. “La finalità di Ecodesign the Future è esattamente questa: formare e coinvolgere idee e competenze, esplorando nuove frontiere del design per la riduzione dei rifiuti, in questo caso applicata alla filiera delle AEE. Grazie a questo percorso abbiamo intercettato giovani che hanno raccolto la sfida elaborando concept di grande impatto e funzionalità, risultato della perfetta unione tra competenze trasversali e una visione olistica e circolare della progettazione”.

 

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