Recupero dei materiali, logistica di ritorno, diritto alla riparazione… Sono solo alcune tematiche che che sono state affrontate quest’oggi, giovedì 19 novembre, nell’ambito dei #CircularTalks che ogni settimana vengono promossi da EconomiaCircolare.com.

L’evento intitolato “L’economia circolare nelle imprese: il settore dei RAEE” ha affrontato i temi chiave legati al mondo dei rifiuti elettronici. Sotto i riflettori: normative, caratteristiche tecniche, prospettive e criticità di un settore in forte espansione e sempre più… green!

Per Erion è intervento Giorgio Arienti, Direttore Generale: “Il sistema di gestione dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia funziona bene e, negli anni, è riuscito a coniugare la ricerca dell’efficienza con un servizio capillare a tutto il Paese. Peccato che non sempre i rifiuti ci siano stati consegnati. Da una parte c’è un problema di consapevolezza dei consumatori sull’importanza di fare la raccolta differenziata anche per questa tipologia di rifiuti le cui materie prime potrebbero essere riciclate e reintrodotte nei cicli produttivi. Dall’altra parte c’è un sistema di flussi paralleli che sistematicamente sottrae i RAEE per trarne un beneficio economico, catturando le materie più facili da estrarre per poi buttare via tutto il resto. Questo mercato parallelo si fa forza di una normativa lacunosa e su una totale assenza di controlli. Il risultato è sia un danno all’ambiente, causato da un trattamento non ottimale dei RAEE, sia un danno di natura economica all’industria virtuosa del riciclo. Lo Stato italiano deve impegnarsi e fare in modo che i RAEE vengano gestiti soltanto da operatori qualificati”.

“Un moderno sistema di Responsabilità Estesa del Produttore, quale Erion vuole essere, deve essere non solo un soggetto con cui le aziende assolvono al loro obbligo in tema di gestione dei rifiuti, ma anche lo strumento che le accompagna nella transizione all’economia circolare, attraverso studi, ricerche, attività sperimentali che i Produttori in proprio non possono fare. Abbiamo iniziato un progetto che si chiama Circular Housing, in cui stiamo sperimentando un nuovo modello di affitto immobiliare che dia la possibilità di prendere in leasing tutta la dotazione di mobili ed elettrodomestici. Ciò serve a migliorare il controllo dell’utilizzo delle apparecchiature da parte del Produttore (che resta proprietario di esse) e permettere di allungare il ciclo di vita dei prodotti sui quali l’inquilino paga un canone compreso nel prezzo dell’affitto. Queste attività di sperimentazione, che un moderno sistema di EPR può fare, servono ad accompagnare il Produttore verso nuovi modelli di Economia Circolare”.

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