Smartphone, pc, tv ma anche frigoriferi, condizionatori e lampadine. Che percorso fanno i nostri RAEE prima di arrivare al trattamento per il riciclo? Lo spiega Laura Borghi, responsabile commerciale e logistica Stena Recycling S.r.l., nel corso di una lezione di “Ecodesign the Future: EEE edition”
Quando acquistiamo un frigorifero, un phon o un telefono, entriamo all’interno di un sistema che, se seguisse correttamente l’iter prefissato, potrebbe rappresentare una grande risorsa per la transizione ecologica. Raccogliere, trattare e riciclare in modo efficace i Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) permette infatti di generare materie prime seconde che potrebbero essere la base di partenza per l’industria del prossimo futuro.
Ma come funziona la raccolta dei RAEE? E quale percorso segue il nostro frigorifero prima di arrivare al trattamento? A spiegarlo è stata Laura Borghi, responsabile commerciale e logistica Stena Recycling S.r.l., nel corso di una lezione di Ecodesign the Future: EEE edition, il percorso formativo organizzato da EconomiaCircolare.com, in collaborazione con Erion WEEE e il CDCA – centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, che mira a realizzare proposte di progetto e prototipi sul tema delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE).
Per capire il funzionamento della raccolta dei RAEE in Italia, è necessario specificare la loro classificazione. In pratica all’interno di un’isola ecologica abbiamo una suddivisione in cinque gruppi: con R1 si indicano frigoriferi, congelatori, apparecchi per il raffreddamento, cioè tutti quegli apparecchi per lo scambio di temperatura con fluidi. Con R2 i “grandi bianchi”, ossia lavatrici, lavastoviglie, forni ed asciugatrici. Con R3 tv e monitor LCD o plasma. Nel gruppo R4 troviamo invece i piccoli elettrodomestici come computer, cellulari, ferri da stiro e aspirapolveri, ma anche giocattoli e attrezzature per lo sport. Infine nel gruppo R5 abbiamo tutte le sorgenti luminose come lampadine a basso consumo, lampade a led e lampade a neon.
Secondo il report annuale del Centro di Coordinamento RAEE sulla raccolta dei rifiuti elettronici in Italia, nel 2023 la raccolta di apparecchi per il raffreddamento (R1) e i “grandi bianchi” (R2) sono cresciuti in maniera pressoché uniforme in tutte le aree, mentre la raccolta di piccoli elettrodomestici registra le migliori performance nelle regioni del Centro (+10,9%). I quantitativi di sorgenti luminose (R5) avviati a riciclo sono cresciuti solo nelle regioni del Sud (+12,1%) e in quelle del Nord (+4,5%), calano nel Centro Italia (-6,4%). Il raggruppamento tv e monitor mostra invece andamenti negativi in tutte le regioni.
“Questo tipo di suddivisione – spiega Borghi – fa sì che chi raccoglie ‘il freddo’ abbia un determinato tipo di impianti diversi da chi invece raccoglie i ‘grandi bianchi’: ma non rispecchia in nessun modo quelle che sono le quote di responsabilità, cioè le categorie che sono state definite invece in fase di Direttiva comunitaria”. Ma andiamo con ordine.
di Silvia Santucci
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