Smartworking in Italia: all’anno risparmio di una tonnellata di CO2 a persona

Il lavoro agile potrebbe far risparmiare all’Italia fino a 8,7 megatonnellate di CO2 equivalente all’anno, come 60 milioni di voli Londra-Berlino. Lo afferma lo studio Homeworking di Carbon Trust, associazione no profit che aiuta le organizzazioni a ridurre il loro impatto ambientale in termini di emissioni.

Condotta in cinque Paesi europei (Repubblica Ceca, Germania, Italia, Spagna, Svezia) e Regno Unito, la ricerca ha calcolato la quantità di CO2 risparmiata grazie al lavoro da remoto prima, durante e dopo la pandemia di Covid, con un focus particolare sul pendolarismo e sulle emissioni degli uffici.

Per quanto riguarda l’Italia, lavorando in smartworking, ciascuno risparmia all’anno una tonnellata, pari a oltre sette voli passeggeri Berlino-Londra. Lo studio, inoltre, stima che circa 8,23 milioni di posti di lavoro potranno essere svolti da remoto e che in media le persone lavoreranno da casa quasi due giorni alla settimana.

Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, durante il lockdown il numero di lavoratori da remoto in Italia è aumentato fino a 6,58 milioni, ciascuno dei quali ha lavorato in media quasi 3 giorni a settimana. Ciò significa che non sono state emesse in atmosfera 1,861 chilogrammi di CO2e a testa.

 

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