Riscaldamento globale: gli orsi polari potrebbero estinguersi entro il 2100  

Il riscaldamento globale mette a rischio la sopravvivenza degli orsi polari.

 

Per la prima volta gli scienziati hanno previsto quando, dove e come gli orsi polari potranno scomparire se le emissioni di gas a effetto serra non verranno drasticamente ridotte e questo potrebbe avvenire, a meno di un cambio netto, entro il 2100. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Climate Change.

La ricerca è stata e condotta dagli esperti dell’Università di Toronto che evidenziano come l’estinzione di questi emblematici animali artici sarà solo ritardata, ma non scongiurata, anche a fronte di uno scenario meno preoccupante di quello attualmente in essere.

Gli orsi polari, per cacciare le foche, dipendono dalle piattaforme di ghiaccio che galleggiano sull’acqua. Quando il ghiaccio si scioglie a causa dell’aumento della temperatura, questi esseri perdono il loro habitat naturale di caccia. In breve, senza il ghiaccio, gli orsi muoiono di fame. E quindi, man mano che il ghiaccio marino si scioglie spariscono anche gli orsi.

Gli scienziati stimano che siano rimasti meno di 26.000 esemplari sparsi tra 19 diverse sottopopolazioni che vanno dai ghiacci delle Svalbard, in Norvegia, alla baia di Hudson in Canada, fino al mare di Chukchi tra Alaska e Siberia. 

Lo studio afferma che alcune popolazioni hanno già raggiunto i loro limiti di sopravvivenza.

Se le emissioni di gas serra manterranno i ritmi attuali, le chance di sopravvivenza di questi esseri saranno limitatissime e porteranno a una riduzione definitiva di quasi tutte le popolazioni di orsi  entro il 2100.

L’unica speranza è di ridurre e di molto la quantità di gas che rilasciamo nell’atmosfera.

Inoltre, la ricerca ha stabilito un modello matematico in grado di prevedere gli impatti futuri sulla base delle osservazioni effettuate sul comportamento degli orsi polari tra il 1979 e il 2016. Il risultato rafforza il fatto che il processo di fusione del Polo Nord influenza direttamente non solo la sopravvivenza ma anche i cicli riproduttivi di questi maestosi animali.

“Abbiamo combinato i limiti temporali di resistenza al digiuno con i periodi sempre più lunghi di scioglimento del ghiaccio”, hanno scritto i ricercatori. “Il tutto interpolato con un modello del sistema terrestre, che rivela quando è probabile che si verifichino impatti demografici in diverse sotto-popolazioni nell’Artico.”

Questi dati hanno fornito ai ricercatori un modello che ha dato la possibilità di valutare cosa significherebbe la perdita di ghiaccio marino per la sopravvivenza dell’80% delle popolazioni di orsi polari (per il restante 20, il team non disponeva di un numero sufficiente di dati).

In definitiva, gli scienziati sottolineano l’importanza di intervenire al più presto per porre rimedio alla situazione attuale.

 

 

Iscriviti alla newsletter.
Scopri tutte le novità Erionpervoi!
Indirizzo Email non valido