Si è definitivamente concluso l’uso della benzina al piombo con la chiusura dell’ultima stazione di servizio in Algeria che ha smesso di erogarla.

Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente ha affermato che l’introduzione nel 1922 del piombo-tetraetile come additivo alla benzina per migliorare le prestazioni del motore ha avuto forti ripercussioni sia sull’ambiente che sulla salute umana.

Questa sostanza, infatti, è causa di malattie cardiache, ictus e cancro. Inoltre, ha effetti sullo sviluppo del cervello umano, specialmente nei bambini, riducendone da 5 a 10 punti il quoziente intellettivo.

“Fermare l’uso di benzina al piombo impedirà più di un milione di morti premature per malattie cardiache, ictus e cancro ogni anno e farà risparmiare 2 mila 450 miliardi di dollari all’anno”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

In un’epoca che ci vede in prima linea per ripensare in maniera sostenibile i nostri sistemi energetici, alimentari e finanziari, è stato fatto un passo in armonia con la natura e non contro di essa.

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