M’illumino di meno, la giornata nazionale del risparmio energetico

“È ora che l’industria dell’illuminazione illumini la necessità di guidare l’economia circolare“: con questo gioco di parole lo scorso gennaio negli Emirati Arabi Uniti, al Lightalks che ha inaugurato il 16esimo Light Middle East, la Fiera internazionale dell’illuminazione, nel celebre Dubai World Trade Centre, gli esperti del settore di tutto il mondo hanno espresso un appello collettivo al settore per unire ed educare i clienti e le parti interessate sulla necessità di creare un’economia circolare.

La conferenza nella capitale araba è in realtà solo l’ultimo degli sforzi che il settore sta portando avanti da tempo per una maggiore sostenibilità, ancor più importanti in questa crisi energetica che, seppur depotenziata rispetto ai prezzi monstre del gas e dell’elettricità nell’estate 2021, fa ancora preoccupare. Specie perché le analisi degli esperti confermano che i prezzi di gas e di elettricità sembrano sì essersi stabilizzati, e la proiezione è che dovrebbero rimanere immutati anche nel futuro prossimo, ma sono comunque raddoppiati e triplicati rispetto a due anni fa.

Diventa dunque importante dare uno sguardo ai propositi circolari di un settore fondamentale a livello energetico, sia nell’ambito pubblico che in quello privato. Ma qual è la situazione italiana? Nell’ambito del risparmio energetico il nostro Paese si conferma all’avanguardia. Lo dimostra la 19esima edizione di “M’illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili che Rai Radio2 con il programma Caterpillar organizza annualmente dal 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

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I propositi dell’illuminazione a Dubai

L’appuntamento di inizio anno a Dubai ha tracciato una rotta da perseguire per gli anni a venire. Nella stimolante sessione di apertura Praveen Thampi, direttore creativo del Ministero della Luce (una società di progettazione architettonica dell’illuminazione con uffici a Mumbai, Hong Kong e Dubai), ha affermato che tocca ai progettisti più sensibili “educare i colleghi” sui diagrammi di flusso digitali (DFD) e “educare i clienti” sull’illuminazione come servizio che aiuta l’economia circolare a produrre, riciclare e identificare prodotti che abbiano un’alta longevità e un basso impatto.

Il direttore creativo del ministero della Luce Praveen Thampi ha anche parlato di come i progetti di illuminazione circolare nelle case e negli uffici possono aumentare la vigilanza, migliorare l’umore, ridurre l’iperattività, ridurre gli errori e gli incidenti, aumentare la produttività e affrontare un problema crescente di carenza di vitamina D.

A questo ottimismo ha fatto un po’ da contraltare Paul Nulty, fondatore della società di consulenza per il design dell’illuminazione Nulty+, il quale ha dichiarato che “il problema che abbiamo è che i clienti e il mercato non sono pronti per l’economia circolare. Abbiamo bisogno di una voce unica a livello industriale. L’unico modo per raggiungere un’economia completamente sostenibile è che i governi intervengano e aiutino il settore”.

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di Redazione EconomiaCircolare.com

 

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