India, studenti pagano la tassa scolastica con la plastica

Il modo migliore per trasformare il mondo è attraverso l’istruzione ed è esattamente quello che ha fatto una scuola in India. Situata ad Assam, la fondazione Akshar è una scuola modello che trasforma la spazzatura in materia prima.

Quando si tratta di rifiuti l’India non passa inosservata, perché possiede la più grande discarica al mondo che cresce a un ritmo velocissimo. Solo l’hanno scorso ha raggiunto una montagna di rifiuti alta 65 metri che, si presume, supererà l’imponente mausoleo Taj Mahal (68 metri) entro quest’anno. Per di più, ogni giorno l’India genera circa 26 mila tonnellate di rifiuti di plastica.

Per far fronte  a questa emergenza, Parmita Sarma e Mazin Mukhtar – attraverso la Fondazione Akshar – hanno avuto un’idea semplice, ma geniale. Hanno infatti deciso di creare un modello educativo capace da un lato di coniugare istruzione e benessere ambientale e dall’altro di aiutare gli abitanti della città di Assan, dove la miseria è una realtà che costringe molti bambini ad abbandonare la scuola per lavorare nelle discariche.

Il concetto primario è “riciclare e apprendere” andando così a risolvere sia i problemi di mancanza d’istruzione in quell’aria geografica sia lo sfruttamento del lavoro minorile. La Fondazione accetta, infatti, i rifiuti di plastica come pagamento per le tasse scolastiche. In questo modo, in un solo colpo, la scuola aiuta a ridurre i rifiuti, incentiva il riciclo, fornisce materie prime molto più economiche per la costruzione di case e garantisce la possibilità ai genitori di far studiare i loro figli. Per completare l’opera l’istituto fornisce corsi di carpenteria e giardinaggio finalizzati proprio al riutilizzo dei materiali di scarto.Un modello circolare che prevede inoltre l’impiego degli studenti degli ultimi anni di corso nella didattica dei più piccoli.

La fondazione contribuisce inoltre all’introduzione del digital device, fornendo tablet e materiali di apprendimento interattivi che i bambini possono utilizzare per approcciarsi al mondo digitale.

 

 

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