Il grande entusiasmo per la mobilita elettrica, le agevolazioni fiscali e le politiche di contrasto all’emissione di gas serra hanno dato spinta alla mobilita green. Scelta di tendenza anche tra i millennials, che potrebbe presto diventare la generazione più green della storia.
Le previsioni di sviluppo sono positive e la strada verso la mobilita green sembra spianata, considerando l’interesse mostrato dall’industria automobilistica. Gli ingenti investimenti stanziati, soprattutto verso la riconversione elettrica, stanno cambiando le regole del gioco a partire dalla domanda di materie prime. Ne è un esempio il litio, materiale del momento. La domanda è decollata e il prezzo è triplicato in soli due anni. È il metallo più leggero nella tavola periodica e si dice sia diventato il petrolio bianco soprattutto per la crescente domanda di auto elettriche. Di litio ce n’è in abbondanza sulla terra, ma il problema riguarda la sostenibilità dell’estrazione e le relative ricadute che riducono a livello globale i vantaggi guadagnati dalla riconversione auto a zero emissioni. L’allarme in tal senso è già evidente, oggi – infatti – le chiazze bianche dei laghi salati generati dall’estrazione sono visibili perfino dallo spazio. C’è da contare, inoltre, che i produttori di batterie avranno bisogno di più miniere per sostenere la domanda di litio globale.
A trarre beneficio di tale crescita, è senz’altro il settore minerario. Centinaia di società, dopo anni di crisi, hanno trovato un nuovo impulso per tornare a investire nella ricerca di nuovi siti di estrazione e le multinazionali stringono accordi con i Paesi ricchi di giacimenti in previsione del futuro sfruttamento intensivo. Prima tra tutte la Cina che, in questa corsa, ha già assunto una posizione di leadership detenendo il primato in ogni fase della filiera produttiva.
Senza dubbio la filiera delle auto elettriche ha ancora delle lacune da colmare, ad ogni modo i veicoli elettrici sono attualmente quelli che presentano maggior benefici a livello di sostenibilità ambientale.
Sembrerebbe tutto molto bello eppure un rovescio della medaglia c’è e riguarda la salute ambientale. Non esistono al giorno d’oggi impianti di riciclaggio appositamente strutturati per le batterie al litio, anche se a livello territoriale si stanno studiando delle soluzioni per il trattamento e il recupero delle diverse componenti. L’impatto del ciclo estrattivo minerario sul territorio e la necessità di implementare nuovi siti per soddisfare l’esplosione della domanda complica notevolmente il quadro generale. Quanto grande sarà il beneficio ambientale di questa rivoluzione dell’automotive? Siamo oggi in grado di calcolarlo a lungo termine? Le variabili rendono molto difficile la stima degli impatti, non solo in termini ambientali ma paradossalmente anche energetici. Ed è questa, a nostro avviso, la vera sfida che ci aspetta nel prossimo futuro per sostenere la scelta green.
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