Venerdì 25 marzo il movimento Fridays for future è sceso di nuovo nelle piazze di tutto il mondo. 89 Paesi, infatti, hanno partecipato organizzando iniziative in 583 città del globo, con un Global Climate Strike – uno sciopero globale per chiedere ai governi di intervenire seriamente e definitivamente contro i cambiamenti climatici.
La protesta, però, questa volta non era incentrata solo sulla crisi climatica, ma anche sulla delicata situazione in Ucraina, rimarcata anche dallo slogan prescelto: “Effetto serra, effetto guerra”. Greta Thunberg, l’attivista svedese, ha commentato l’evento su Twitter con queste parole: “Torneremo in piazza per protestare per la giustizia, per il nostro presente e il nostro futuro”.
Diverse le iniziative e le modalità in cui si è declinata la contestazione:
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