COP27. La crisi climatica raccontata coi numeri

La crisi climatica è in questi giorni al centro del dibattito internazionale grazie ai lavori della COP27 di Sharm El-Sheikh. Ad anticipare i lavori della Conferenza delle parti e, anzi, a fornire una base fattuale alle trattative, sono arrivati nelle settimane scorse e in questi giorni diversi report di centri di ricerca, istituzioni, think tank e associazioni. Se per fornire una sintesi essenziale di questi report basterebbero le parole della direttrice esecutiva dell’UNEP, Inger Andersen (“Stiamo precipitando dalla crisi climatica al disastro climatico”) oggi vi offriamo una carrellata dei dati più significativi desunti da report di UNEP, Agenzia internazionale per l’energia (IEA), International Institute for Sustainable Development (IISD), Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), World Resources Institute (WRI), Climate Action Tracker.

Buona lettura.

8          Gli ultimi otto anni sono “sulla buona strada per essere gli otto più caldi mai registrati“, alimentati da concentrazioni di gas serra in costante aumento e dal calore accumulato. Le ondate di caldo estremo, la siccità e le inondazioni devastanti hanno colpito milioni di persone e sono costate miliardi quest’anno, secondo il rapporto Provisional State of the Global Climate nel 2022 dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM in italiano, WMO in inglese)

3,4       Il livello medio globale del mare è aumentato di circa 3,4 (± 0,3) millimetri all’anno negli ultimi 30 anni (1993-2022, anni nei quali il livello del mare viene misurato coi satelliti). Il tasso – spiega l’OMM – è raddoppiato tra il periodo 1993-2002 e il 2013-2022. E il livello del mare è aumentato di circa 5 mm tra gennaio 2021 e agosto 2022. “L’accelerazione – spiegano gli scienziati dell’OMM – è dovuta all’aumento dello scioglimento dei ghiacci”. Secondo l’organizzazione “gli ultimi due anni e mezzo da soli rappresentano il 10% dell’innalzamento complessivo del livello del mare da quando le misurazioni satellitari sono iniziate”. “È già troppo tardi per molti ghiacciai e lo scioglimento continuerà per centinaia se non migliaia di anni, con importanti implicazioni per la sicurezza idrica. Il tasso di innalzamento del livello del mare è raddoppiato negli ultimi 30 anni“, ha affermato Petteri Taalas, segretario generale dell’OMM.

Leggi anche: Cop27 sul clima in Egitto: come ci arriviamo e cosa aspettarci

 

di Redazione EconomiaCircolare.com

Continua a leggere su Economiacircolare.com iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato sulle novità!

Iscriviti alla newsletter.
Scopri tutte le novità Erionpervoi!
Indirizzo Email non valido