Nel 2019 per la prima volta in Europa, le centrali eoliche e solari hanno erogato più elettricità rispetto alle centrali a carbone, lo switch ha impattato in maniera positiva nel settore energetico, con una netta riduzione delle emissioni di carbonio.
Secondo il rapporto The European Power Sector del 2019 curato da Agora Energiewende e Sandbag, l’elettricità proveniente dal carbone è calata del 24% nel 2019, determinando così una riduzione del 12% delle emissioni di CO2 del settore energetico, il calo più grande mai registrato dal 1990. E le rinnovabili, nel loro complesso, hanno sfiorato il 35% del mix energetico europeo: vento, solare, idroelettrico e biomassa, con eolico e fotovoltaico che combinati raggiungono quota 17,6% del totale.
Questo è un passo importante per l’Europa che, negli ultimi anni, si sta impegnando notevolmente verso l’orientamento carbon free. La Grecia, ad esempio, si è data come scadenza il 2028 e l’Ungheria invece il 2030, ma non solo… In totale sono 20 su 27 i Paesi Stati membri dell’UE in procinto di liberarsi del carbone entro la fine del decennio.
Dave Jones, analista del Sandbag, ha dichiarato che “Dato che l’energia termica rappresenta ancora il 30% delle emissioni globali di combustibili fossili, l’Europa è un “banco di prova” per la sostituzione del carbone con la capacità di energia solare ed eolica”.
Anche se la strada per gli obiettivi 2030 è ancora molto lunga…
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