6 consigli per una cucina zero waste (o quasi)

La lotta per ridurre sprechi e rifiuti in casa continua di giorno in giorno. Vi abbiamo già parlato di come ridurre i prodotti usa e getta in bagno per limitare l’impatto ambientale di questa stanza. Ora passiamo al luogo che ne rappresenta letteralmente il focolare: la cucina, la parte dell’abitazione dove solitamente si trascorre molto tempo, da soli o in compagnia, ma anche quella in cui si accumulano più rifiuti.

Anche in questo caso, seguendo dei semplici consigli, è possibile fare scelte eco friendly volte a dare un taglio ai prodotti monouso per rendere la cucina zero waste o quasi. Si tratta di acquisire delle buone abitudini che oltre a mettere a dieta la pattumiera, aiutando così il pianeta, vi faranno risparmiare. Andiamo alla loro scoperta.

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Le alternative green all’acqua in bottiglia

Ancora oggi molte persone sono solite acquistare acqua in bottiglia in sostituzione di quella che fuoriesce dai rubinetti di casa considerata non bevibile. A ben vedere, salvo indicazione contraria delle autorità preposte, l’acqua che giunge nelle nostre abitazioni è sempre potabile, quindi perché non usufruirne? Pensate a quanto si ridurrebbe il quantitativo dei rifiuti che si producono giornalmente dicendo addio alle famigerate bottigliette.

Una delle ragioni che spinge però molti ad optare per una scelta non amica dell’ambiente deriva dal fatto che il gusto dell’acqua di “casa”, sebbene assolutamente potabile, spesso non risulta gradevole a causa della presenza di calcio o cloro, ma non perdiamo la speranza: le soluzioni esistono per non cedere alla tentazione della bottiglia di plastica.

Dalle caraffe filtranti, agli addolcitori, passando per i depuratori tante le alternative che possono aiutare ad assaporare un buon bicchiere d’acqua di rubinetto contribuendo così anche ad una cucina quasi zero waste. E se amate le bollicine? In questo caso sarà sufficiente munirsi di un gasatore che vi consentirà anche di scegliere il grado di frizzantezza. Pensate al risparmio che può portare questa scelta sia per voi che per l’ambiente.

Addio pellicola di plastica usa e getta: arrivano la versione in cera d’api e i coperchi in silicone

Tra i prodotti monouso più utilizzati in cucina vi è la classica pellicola usa e getta trasparente per alimenti usata sia per conservare i cibi sia per trasportarli fuori casa. Una volta svolta la sua funzione questa finisce inesorabilmente nella pattumiera (della raccolta della plastica), ma un’alternativa green e riutilizzabile esiste e va sempre più di moda: il Bees Wrap o telo in cera d’api. Si tratta di un tessuto in cotone, preferibilmente biologico, ricoperto di c’era d’api – o cera candelilla nella versione vegan – che, una volta riscaldato con lo strofinio delle mani, può assumere la forma desiderata per avvolgere gli alimenti. Una volta utilizzato il telo può essere lavato, fatto asciugare e quindi riutilizzato o, se è giunto a fine vita (si stima una durata di circa 6 mesi/ un anno) potrà essere restaurato con l’applicazione di nuova cera.

Sul web esistono anche dei tutorial per preparare in casa questi teli, ma se il risultato non fosse soddisfacente oggi si trovano facilmente nei negozi di prodotti biologici.

Sempre come alternativa alla pellicola vi sono poi i coperchi in silicone, si possono trovare di diverse forme e dimensioni, e si adattano a qualsiasi contenitore: bicchieri, ciotole e pentole. Possono solitamente essere lavati in lavastoviglie e utilizzati sia in forno che nel microonde, ma anche per conservare i cibi in frigorifero e nel freezer.

di Valeria Morelli

 

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