5 febbraio, la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare

Gli esseri umani sprecano tante risorse e tra queste c’è sicuramente il cibo. Nell’ultimo anno però gli italiani hanno sprecato un po’ meno. È infatti in calo del 25% la quota di cibo sprecato nelle case del Bel Paese che – grazie a questo – sono riuscite a risparmiare circa 1 miliardo in 365 giorni.

Nel 2019 buttavamo 6,6 euro a settimana nel cestino e anche se il dato è calato sono comunque 4,9 gli euro sprecati. Ad annunciarlo, nel suo rapporto 2020, l’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market / Swg, promosso dalla campagna Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri per la 7° Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare.

Il problema dello spreco alimentare è reale e coinvolge anche l’ambiente: “Lo spreco alimentare è anche un problema ambientale, perché produce lo sperpero di materie prime, energia, risorse. Il Ministero dell’Ambiente crede molto in questo impegno, tanto che dal primo gennaio ho creato la prima Direzione generale dell’economia generale che si occuperà chiaramente anche di spreco – comunica il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa durante l’evento promosso dalla campagna Spreco Zero –  Prima non esisteva un interlocutore unico che affrontasse questo tema, adesso abbiamo una struttura, che significa anche un capitolo di bilancio ad hoc per affrontare lo spreco alimentare nell’ambito dell’economia circolare. Un altro step del nostro impegno è l’accordo che stiamo chiudendo con la ristorazione, incluso bar e pub e gli alberghi per farli aderire a un piano plastic free e anti-spreco e plastic free. Sono tutti step, tutti mattoncini, che raccontano il nostro impegno concreto in questa battaglia. Vogliamo che quel 25% della riduzione dello spreco (attestato quest’anno dai dati dell’Osservatorio Waste Watcher) raddoppi e diventi il 50%”.

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