2023: sui cambiamenti climatici siamo fuori tempo massimo

Ancora un anno non positivo per l’ambiente a livello globale. Nonostante le tante iniziative dei singoli e delle organizzazioni internazionali per portare l’attenzione sui cambiamenti climatici, anche nel 2023 il nostro Pianeta ha sofferto a causa di eventi estremi che hanno influito sulla salute della società, dei territori e dell’economia.

Al termine dei negoziati della COP28 di Dubai, il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres ha evidenziato: “Sui cambiamenti climatici siamo fuori strada e quasi fuori tempo massimo. Il nostro pianeta è a pochi minuti dalla mezzanotte per quanto riguarda il limite degli 1,5 gradi. L’orologio continua a fare tic tac. Siamo in una corsa contro il tempo per limitare il riscaldamento globale e abbiamo bisogno di un risultato ambizioso che dimostri un piano decisivo in ambito climatico”.

2023: fatti salienti
Vediamo insieme quali sono stati, a livello ambientale, alcuni dei “punti” tristemente critici di questo 2023
Eventi meteorologici estremi
Secondo i dati dell’annuale Bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, nel 2023 in Italia si sono verificati 378 eventi meteorologici estremi, pari al +22% del dato 2022 (311). Sono state 31 le vittime causate da questi fenomeni, tra i quali spiccano gli allagamenti da piogge intense (118), le trombe d’aria (82), le grandinate (39) e le esondazioni fluviali (35) .
Inquinamento atmosferico
L’inquinamento atmosferico in Europa rimane ben al di sopra dei livelli raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e rappresenta una minaccia significativa per la nostra salute. Secondo l’ultima valutazione sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicata il 24 novembre 2023, sono 253.000 i decessi nell’Unione europea (UE) che si sarebbero potuti evitare se le concentrazioni di particolato fine fossero state conformi alle raccomandazioni dell’OMS.
Riscaldamento globale
Il 2023 sembra passare alla storia come l’anno più caldo mai registrato, con temperature medie di circa 1,43 °C superiori a quelle precedenti la rivoluzione industriale. Quest’anno abbiamo assistito ai mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre più caldi della storia. Luglio è stato il mese più caldo mai registrato e il 4 luglio è stato il giorno più caldo mai documentato, forse uno dei più caldi degli ultimi 125.000 anni.
Emissioni di CO2
Anche le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) da combustibili fossili, il principale motore di questo aumento di temperatura, hanno raggiunto un nuovo record nel 2023, essendo aumentate dell’1,1% dal 2022. Lo confermano i dati della Stanford University.
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